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Argilla: la Terra che guarisce

Fin dall’antichità, l’Argilla o meglio la Terra che Guarisce, è stata uno dei rimedi naturali più utilizzati con scopi curativi e di bellezza.

L’Argilla è un insieme di minerali, il cui elemento chimico più importante è il silicato di alluminio che si lega, a seconda del tipo di argilla, ad una serie di minerali: rame, ferro, calcio, magnesio.

A seconda dei minerali che predominano, assume una colorazione specifica, avremo così l’argilla bianca, rossa, verde, gialla e grigia.

Quella maggiormente utilizzata per scopi curativi è l’argilla verde.

Le altre trovano impiego soprattutto in ambito cosmetico in base al tipo di pelle da trattare.

Ad esempio, quella bianca e quella grigia sono utili per chi ha la pelle secca, la gialla per le pelli sensibili, e la rossa per chi ha problemi di dermatite.

Quali sono le proprietà dell’argilla?

A seconda delle caratteristiche chimiche, del tipo di preparazione e del metodo di essicazione, l’argilla presenta diverse proprietà: è antisettica, antinfiammatoria, battericida, assorbente, remineralizzante, cicatrizzante, energizzante.

Essa è naturalmente sterile e quindi si presta a contrastare l’attività dei batteri e dei microrganismi infettivi, esercita inoltre un’azione “intelligente”, attaccando unicamente i batteri cattivi, e crea, al contempo, un ambiente sfavorevole alla loro crescita.

La sua costituzione molecolare le fa filtrare e assorbire tutto ciò che è nocivo, anche materiale liquido, gassoso e, in generale, tutti i prodotti di scarto metabolico.

La sua capacità termo-assorbente, (proprietà di assorbire il calore), le consente di lenire le infiammazioni, è infatti particolarmente utile (per via esterna) in caso di scottature, contusioni e distorsioni.

Essa è in grado, inoltre, di rigenerare i tessuti favorendo la coagulazione del sangue, utilissima, quindi, sia per curare le ferite esterne che per rigenerare i tessuti interni.

Gli usi dell’argilla

L’Argilla può essere utilizzata essenzialmente in due modi, per uso interno e per uso esterno.
A seconda dell’uso, scegliamo argille a grana grossa, fina o finissima (ventilata).
Le argille a grana grossa o fine vengono utilizzate esternamente.

Per uso interno, invece, è necessario che l’argilla sia verde, ventilata ed essiccata al sole in quanto ha un ph leggermente alcalino, è l’unica costituita per il 50% da silice e contiene, inoltre, ferro, calcio, magnesio, sodio in percentuali variabili.

L’essiccazione al sole e la ventilazione la privano delle impurità e la rendono molto fine, in modo da garantire uno scambio ionico maggiore.

Per uso interno. Quando e come utilizzarla

Per uso interno, l’argilla trova impiego per contrastare numerosi disturbi; agisce sull’intestino e sullo stomaco.

È utile per riequilibrare il microbiota intestinale, quindi ottima in caso di diarrea, parassitosi intestinale o influenza, utilissima in caso di bruciore di stomaco o di reflusso gastrico.

La notevole componente minerale, rende l’argilla molto efficace anche in caso di anemia e spossatezza; inoltre crea un ambiente corporeo alcalino e quindi più equilibrato e pronto alla difesa degli agenti patogeni esterni, e reattivo a contrastare le infiammazioni.

Per preparare una bevanda a base di argilla è sufficiente sciogliere un cucchiaino di argilla in un abbondante bicchiere di acqua, si mescola il tutto (utilizzando un cucchiaio di legno) e si lascia riposare per una notte.

Al mattino, a stomaco vuoto, si beve l’acqua in superficie, evitando di bere il deposito sul fondo.

Al bisogno (soprattutto in caso di diarrea, influenza intestinale o bruciori di stomaco) si beve un bicchiere d’acqua d’argilla preparata al momento: si scioglie l’argilla nell’acqua e si beve.

Attenzione! L’uso continuativo dell’argilla può causare stitichezza, in caso è necessario sospendere il trattamento.

Per godere dei suoi benefici bisogna agire a cicli.
Si può bere, ad esempio, per 21 giorni consecutivi, interrompere per 10 giorni e poi riprendere, per circa 3 mesi.

È comunque necessario, una volta iniziata, non interrompere la “cura” prima che sia trascorso il primo mese o i primi 21 giorni.

La sua regolare assunzione, non presenta particolari controindicazioni,tuttavia è necessario prestare attenzione nel caso in cui si utilizzino abitualmente farmaci, perché potrebbe rallentare il loro assorbimento.

Argilla per uso esterno

Con l’argilla è possibile preparare cataplasmi, impiastri, maschere per il viso.

I cataplasmi sono indicati in caso di infiammazioni, traumi, contusioni, dolori articolari, mal di stomaco, mal di pancia. Possono essere freddi o caldi.

Per il cataplasma freddo occorre versare acqua fredda (nella quantità desiderata) in un recipiente non metallico e aggiungere l’argilla fino a ricoprire la superficie dell’acqua.

Si lascia riposare fino a che l’argilla non assorbe l’acqua, a quel punto si mescola fino ad ottenere una crema morbida.

Questo composto va poi steso con uno spessore di circa 1 cm e mezzo,direttamente sulla parte da trattare,sopra l’argilla va posta una garza, o un panno di lino .

A questo punto il cataplasma ottenuto va coperto con una una sciarpa di lana.
Lasciare agire per minimo un’ora o tutta la notte.

Per il cataplasma a caldo, si procede allo stesso modo, con la sola differenza che l’argilla va riscaldata a bagnomaria, avendo cura di farla solo riscaldare e non di renderla bollente.

Il cataplasma freddo è ottimo per trattare infiammazioni o distorsioni nella loro prima fase.

Non va mai utilizzato durante le mestruazioni e subito dopo i pasti.

Il cataplasma caldo va utilizzato sulla zona addominale o renale, a seconda dei casi da trattare.

Gli impiastri così come le maschere vanno applicati direttamente sulla pelle.

Sono utili in caso di cellulite, ritenzione idrica, problemi circolatori, per esfoliare la pelle, per contrastare l’acne, e per purificare le pelli grasse.

Si mescola l’acqua con l’argilla (nella proporzione di circa 2 cucchiai di argilla per 1 cucchiaio d’acqua) fino ad ottenere una crema e si stende sulla zona da trattare.

La consistenza dell’impasto può essere aggiustata aggiungendo acqua o argilla, a seconda dei casi.

Si lasciano agire per circa 40 minuti (per le gambe) e per circa 15 minuti (per il viso).

All’occorrenza è possibile aggiungere degli oli essenziali specifici. Gli impiastri effettuati con l’argilla gialla hanno un notevole effetto defaticante.

N.B. Una volta applicati gli impacchi con l’argilla non possono essere riutilizzati!

Ringrazio Raffaella Auletta, amica naturopata per averci fornito preziose indicazioni sull’utilizzo dell’argilla.

Vi consiglio di passare a farle un saluto sul suo curatissimo Blog, clicca qui
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A breve andrò a trovarla anche io, ma dal vivo, per un delizioso massaggio Planare 😉

Attenzione: prima di intraprendere qualsiasi utilizzo interno continuativo è necessario rivolgersi al proprio medico o agli specialisti del settore.

Le informazioni presenti in questa sezione, e in ciascun articolo, sono da considerarsi a carattere puramente divulgativo. Non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico e in alcun modo sostituiscono terapie mediche in atto.

Evitare sempre il fai da te e rivolgersi agli specialisti del settore!

Specifici e particolari rimedi, quando indicati, sono da considerarsi come informazioni a carattere generale.
Ogni persona è unica e diversa e quindi diversi saranno i rimedi utilizzabili e più efficaci.

Argilla: la Terra che guarisce

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